Sebbene siano aumentate, nel corso degli anni, sia le misure di sicurezza imposte sui luoghi di lavoro che la consapevolezza – da parte di lavoratori e datori di lavoro – dei rischi che si corrono quotidianamente, il numero di incidenti e morti sul lavoro è ancora molto alto in Italia.
Nel 2022 sono state registrate oltre mille morti sul lavoro e il 2023 è iniziato già con diverse segnalazioni. Un problema che ha colpito anche gli studenti durante l’alternanza scuola-lavoro. Il rischio di infortuni o morti sul lavoro non è uguale in tutti i settori, ci sono lavori che fanno registrare un indice di pericolosità maggiore. Quali sono i lavori più pericolosi in Italia?
Tra i lavoratori più rischio ci sono coloro che lavorano nelle cave, esposti già di per sé a pericoli non indifferenti dovuti al tipo di lavoro, aumentati negli ultimi anni a causa della riduzione del numero di persone addette all’attività e all’aumento dei ritmi di lavoro.
Non va meglio a chi lavora sulle strade e, in particolar modo, a chi si occupa della manutenzione delle autostrade. Questa tipologia di lavoratori, infatti, la maggior parte delle volte deve lavorare in presenza di traffico, e per questo il rischio di incidente è sempre dietro l’angolo.
A rischio infortuni sono anche i lavoratori edili: il settore sembra essere in ripresa, ma i tempi spesso sono stretti e, per questo, rispettare tutte le regole di sicurezza non è sempre possibile. Il rischio aumenta nelle cosiddette micro-imprese, ossia quelle ditte dove la media dei dipendenti si aggira intorno alle due unità.
Tra le professioni più rischiose c’è anche quella dell’autotrasportatore, soprattutto quando le sostanze trasportate sono pericolose, come ad esempio gas, prodotti tossici o corrosivi. Il rischio, in questo caso, è aumentato anche dal cattivo stato delle autostrade italiane.
Il quotidiano statunitense Usa Today ha pubblicato i dati dell’ultimo report dell’U.S. Bureau of Labor Statistics dedicato agli incidenti sul lavoro. In Italia, solo nei primi quattro mesi di quest’anno, sono morte 264 persone sul luogo di lavoro, mentre nel 2022 ci sono stati oltre 697mila infortuni. Ecco la classifica dei 10 lavori più pericolosi:
- Il lavoro più pericoloso del mondo è quello del potatore, per cui il rischio maggiore è quello di precipitare dagli alberi o di essere colpito da un ramo;
- Al secondo posto compaiono i piloti che guidano velivoli come aerei che trasportano merci, elicotteri commerciali e aeroambulanze: per questa categoria, gli incidenti si verificano principalmente in volo;
- Il rischio di incidenti sul lavoro è alto anche per i lavoratori delle fattorie, impegnati soprattutto negli allevamenti e nella gestione agricola. Anche per questa categoria, il rischio più grande è legato ai macchinari agricoli;
- Il boscaiolo: per questa categoria di lavoratori, il pericolo maggiore riguarda l’utilizzo della motosega;
- Quinto in classifica è il costruttore di tetti, per cui il pericolo maggiore è quello di caduta dall’alto;
- I supervisori dei lavoratori dell’agricoltura e della pesca;
- Al settimo posto troviamo gli agricoltori, la cui sicurezza è messa in pericolo soprattutto dall’utilizzo dei macchinari agricoli che, nei casi più gravi, possono trasformarsi in armi fatali;
- I dati dell’U.S. Bureau of Labor Statistics specificano che anche il camionista è uno degli impieghi più pericolosi;
- Tra i lavori più rischiosi compare anche il minatore;
- Al decimo posto della classifica c’è l’operatore agricolo.
Quali potrebbero essere le soluzioni da adottare per cercare di risolvere il problema? Secondo Tommaso Barone, HSE advisor e coach, “diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro è fondamentale e investire risorse sempre più importanti su questo tema diventa un dovere”.