Il decreto. trasmesso alla Corte dei Conti e all’Ufficio Centrale del Bilancio per i controlli di competenza, emanato in conformità a quanto previsto dall’articolo 22 del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito con modificazioni dalla legge 4 luglio 2024, n. 95, disciplina le modalità e i criteri per l’applicazione dell’esonero contributivo destinato all’assunzione di giovani lavoratori.
Evidenziamo gli aspetti più degni di nota del decreto.
Ambito di applicazione e misura dell’agevolazione
L’esonero contributivo si applica a favore dei datori di lavoro privati che assumano personale non dirigenziale con contratto a tempo indeterminato o che trasformino contratti a termine in contratti stabili.
L’agevolazione decorre dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, per una durata massima di 24 mesi.
L’importo dell’esonero è pari al 100% dei contributi previdenziali effettivamente sgravabili a carico del datore di lavoro, esclusi premi e contributi dovuti all’INAIL, con un limite massimo di 500 euro mensili per lavoratore.
Per le assunzioni di lavoratori con sede di lavoro effettiva (id est presso la quale il lavoratore è tenuto a prestare fisicamente servizio) ubicata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, l’esonero può raggiungere il tetto di 650 euro mensili, purché l’evento agevolato decorra dal 31 gennaio 2025 (data di autorizzazione della Commissione europea) e fino al 31 dicembre 2025 e a condizione che l’ammontare dell’agevolazione non superi il 50% dei costi salariali, così come definiti al punto 31 dell’articolo 2 del Regolamento (UE) n. 651/2014.
Requisiti soggettivi dei lavoratori
L’incentivo è riservato a giovani sotto i 35 anni mai occupati con contratto a tempo indeterminato, salvo portabilità in caso di fruizione parziale dell’esonero da parte di precedenti datori di lavoro.
Sono esclusi i lavoratori di imprese in difficoltà (punto 18 dell’articolo 2 del Regolamento (UE) n. 651/2014) o che hanno ricevuto aiuti non rimborsati, come pure i rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.
Procedura di accesso al beneficio
La domanda va presentata esclusivamente in modalità telematica all’INPS, secondo le istruzioni dallo stesso fornite. La domanda deve contenere le seguenti informazioni:
- dati identificativi dell’impresa;
- dati identificativi del lavoratore assunto o da assumere;
- tipologia di contratto di lavoro sottoscritto o da sottoscrivere e la percentuale oraria di lavoro;
- retribuzione media mensile e l’aliquota contributiva datoriale riferita al rapporto di lavoro oggetto di esonero;
- indicazione della sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo presso il quale il lavoratore presterà effettivamente servizio.
Per le assunzioni di lavoratori con sede di lavoro effettivamente ubicata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna la domanda all’INPS deve essere presentata prima di assumere. Le assunzioni effettuate prima della presentazione della domanda di contributo non sono ammesse al beneficio. La domanda per la fruizione dell’incentivo è trasmessa, attraverso apposita procedura telematica, all’INPS. A seguito della comunicazione, in favore del richiedente opera una riserva di somme pari all’ammontare previsto dell’incentivo spettante e al richiedente è assegnato un termine perentorio di 10 giorni per provvedere all’assunzione che dà titolo all’incentivo e ai connessi adempimenti telematici obbligatori.
Una volta inviata la domanda di fruizione dell’esonero, l’INPS riserva le risorse necessarie per il finanziamento della misura, nei limiti delle disponibilità.
Le domande sono verificate tenendo conto delle risorse territorialmente disponibili. A fronte dell’ammissione, l’INPS quantifica gli importi erogabili per ciascuna annualità al singolo datore di lavoro istante, provvedendo ad accogliere le richieste solo se sussiste sufficiente capienza di risorse da ripartire pro quota per i 24 mesi di agevolazione.
Controlli, sanzioni e disposizioni finanziarie
I datori di lavoro che fruiscono indebitamente dell’esonero sono soggetti al recupero delle somme e alle sanzioni previste dalla normativa;
L’INPS effettua controlli in sinergia con le banche dati del Ministero del Lavoro e dell’Ispettorato Nazionale;
Viene effettuato un monitoraggio trimestrale per verificare l’utilizzo dei fondi. Una volta raggiunto il limite di spesa, non saranno accolte nuove domande.
Fonte: Edotto.com