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4 Ottobre 2024

RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE: DETRAZIONE AL 36% DAL 2025

Scade il 31 dicembre 2024, l’aliquota di detrazione al 50% sulle spese relative agli interventi volti al recupero del patrimonio edilizio, salvo proroghe con la prossima legge di bilancio 2025.

Dal 1°gennaio infatti, l’aliquota passerà al 36%, riepiloghiamo tutte le regole per chi vuol ristrutturare casa.

L’agevolazione fiscale sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio è disciplinata dall art 16 bis del Dpr 917/86.

Essa consiste in una detrazione dall’Irpef, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo non superiore a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Attenzione al fatto che, per quelle sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, il beneficio è elevato al 50% e il limite massimo di spesa è innalzato a 96.000 euro per unità immobiliare.

Pertanto la misura agevolativa al 50% sta per terminare, salvo proroghe in legge di bilancio 2025.La stessa detrazione è prevista anche per chi acquista immobili a uso abitativo facenti parte di edifici interamente ristrutturati.

La detrazione spetta nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile.

Indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, l’acquirente o l’assegnatario dell’immobile deve calcolare la detrazione su un importo forfetario, pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’abitazione, comprensivo di Iva.

Salvo ci sia ancora la possibilità in base al caso specifico, i beneficiari della detrazione possono optare, in alternativa all’utilizzo diretto della detrazione:

  • per un contributo sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi (cosiddetto “sconto in fattura”) e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta
  • per la cessione di un credito d’imposta ad altri soggetti corrispondente alla detrazione spettante.

Per le suddette opzioni, occorre quindi prestare attenzione alle restrizioni intervenute con diversi provvedimenti intervenuti nel corso del 2023 e del 2024, ultimo dei quali il DL n 39/2024 che ha ristretto ulteriormente la possibilità di cedere i bonus edilizi.

Fonte: Fiscoetasse.com